I disturbi di ansia comprendono un insieme di patologie circondate da pregiudizi e vissute dal paziente con un senso di colpa. Ma grazie all’aiuto e al supporto giusto è possibile guarire e salvarsi: ecco che cosa bisogna fare e a chi rivolgersi
Attacchi di panico o di ansia, disturbi compulsivi, fobie sociali: queste sono solo alcune delle forme in cui si manifestano i disturbi d’ansia, termine con il quale si indica una serie di patologie che colpisce in Italia circa 6 milioni di persone in Italia, con maggiore incidenza sulla popolazione femminile e sui giovani di età compresa tra 18 e i 25 anni (dati forniti nel 2013 dall’Associazione per la Ricerca sulla Depressione di Torino).
Ad ognuno di questi disturbi è associata l’insorgenza di vari sintomi sia di tipo somatico (come sudorazione, vertigini, soffocamento o tachicardia, solo per citarne alcuni), sia di tipo emotivo, legati alla percezione di non riuscire ad affrontare l’ondata di emotività negativa che la crisi comporta: in tutti i casi, se gli attacchi interferiscono con la “normale” gestione della propria vita e non cessano spontaneamente entro pochissimi giorni, è necessario rivolgersi a uno specialista.
L’aspetto più critico, come in molte patologie legate alla psiche, riguarda l’assunzione di consapevolezza: ovvero il saper riconoscere il disturbo come tale e l’affidarsi a un professionista per evitare che la malattia si cronicizzi e, nel caso dell’ansia, si accompagni a depressione. Un pregiudizio molto diffuso e controproducente, infatti, è l’illusione di poter guarire da soli, quando, al contrario, è doveroso affidarsi a cure specifiche – dalla psicoterapia al trattamento farmacologico – che portano alla salvezza.
Che cosa fare e a chi rivolgersi? Tra i vari enti che operano nel settore, vi segnaliamo in particolare Lidap Onlus, associazione contro i disturbi d’ansia, da agorafobia e da attacchi di panico, accreditata tra gli enti del Volontariato Salute del Ministero della Salute e gestita da persone che conoscono bene questi disturbi perché li hanno vissuti sulla propria pelle. Fondata nel 1991 e operante in diverse regioni d’Italia, Lidap nasce con l’obiettivo di rappresentare un momento d’incontro tra persone che hanno provato questi disagi e vogliono superarli attraverso strumenti e trattamenti appositi: da uno sportello telefonico ai gruppi di accoglienza, fino ad arrivare ai gruppi di auto-aiuto. Il “motto” che guida l’impegno dell’associazione? Guarire insieme è più facile: ecco perché l’importanza dell’auto-mutuo aiuto come strumento per acquisire nuovi punti di vista sul proprio disagio e non sentirsi soli durante il percorso terapeutico. Sul sito Internet di Lidap è possibile trovare i contatti delle sedi che operano in Italia (più precisamente in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Piemonte, Lazio, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna) oltre ad accedere a un ricco repertorio di informazioni, che spaziano dalle campagne della salute alla promozione di aprile come mese di diagnosi gratuita.
In tutti i casi, è sempre valido il consiglio di rivolgersi al proprio medico di base e farsi consigliare un terapista o un centro specializzato sul proprio territorio. Perché guarire è possibile, se sai a chi rivolgerti.
(immagine tratta da Pixabay.com)