Comunemente viene chiamata multitasking, con un’accezione positiva che sembri sollevare dal peso di essere molto impegnati. Sì, perché la capacità di fare molte cose contemporaneamente suscita stima e ammirazione in chi magari si concentra su un’attività per volta.
Ma quando le attività diventano troppe e simultanee, distraendoci dal nostro “compito principale”, ecco che il simpatico inglesismo può nascondere la sindrome da iperattività e deficit dell’attenzione. A lanciare l’allarme è la Società italiana di psichiatria (Sip), che rileva quanto la Adhd (la sigla del disturbo) sia quasi ignorata dagli adulti, anche se a soffrirne è circa il 4% degli Italiani, ovvero 2 milioni di persone.
Ne parliamo con il professore Roberto Pani, medico e docent di psicologia clinica presso l’Università di Bologna.