Durante il secondo congresso della Società Italiana di Psichiatria e Psicopatologia Forense (SIPPF), esperti hanno analizzato e discusso l’allarmante percentuale di stranieri nelle REMS, che rappresenta il 25% del totale dei pazienti, mentre la popolazione straniera in Italia è meno del 10%.
Questa situazione si complica ulteriormente poiché l’81% di questi pazienti stranieri proviene direttamente dalle carceri, una percentuale molto più alta rispetto al 34% degli italiani.
I dati riflettono una crisi nel sistema di assistenza psichiatria forense, con molti degli stranieri che non sono stati diagnosticati o seguiti adeguatamente prima del loro inserimento nelle REMS.
Informazioni Principali
- Il 25% dei pazienti nelle REMS è composto da stranieri.
- La popolazione straniera totale in Italia è inferiore al 10%.
- L’81% dei pazienti stranieri nelle REMS proviene dalle carceri.
- Solo il 34% degli italiani nelle REMS proviene dalle carceri.
- C’è una crisi nel sistema di diagnosi e assistenza psichiatrica forense per i migranti.

L’aumento dei migranti nelle REMS: Un Problema in Crescita
L’incremento dei migranti nelle REMS evidenzia una crescente pressione sul sistema sanitario italiano. Con 695 persone in attesa di un posto e una capacità sistemica che non mostra segni di espansione, il sistema sanitario delle REMS sta mostrando segni di sovraccarico evidenti. Questo aumento è spinto da fenomeni migratori e un accresciuto bisogno di supporto psichiatrico, che rischia di sfociare in una crisi sanità mentale se non gestito con adeguati aggiornamenti strutturali e di capacità.
Un’analisi più dettagliata del fenomeno mostra come l’aumento migranti REMS si ripercuota su vari aspetti del sistema sanitario, portando a una crisi sanità mentale che non può essere ignorata. Di seguito sono riportati alcuni dati significativi:
Fattore | Numero |
---|---|
Persone in attesa | 695 |
Capacità attuale | Statico |
Richieste per supporto psichiatrico | In crescita |
Questi numeri evidenziano la necessità urgente di interventi mirati e di espansione delle capacità delle REMS. Solo attraverso un approccio integrato e pianificato sarà possibile affrontare efficacemente l’aumento migranti REMS e prevenire una crisi sanità mentale imminente.
Le Sfide Diagnostiche e di Trattamento
La gestione dei disturbi psichici tra i migranti richiede un approccio complesso e sfaccettato. I migranti affrontano spesso traumi culturali e altre difficoltà che il sistema sanitario tradizionale fatica a riconoscere e trattare adeguatamente. Questo richiede una riconsiderazione degli strumenti diagnostici convenzionali.
Disturbi Psichici nei Migranti
I disturbi psichici, come PTSD, depressione e disturbi d’ansia, sono significativamente più elevati tra i rifugiati e i richiedenti asilo rispetto alla popolazione generale. Questi disturbi spesso presentano una diagnosi atipica, con forme complesse e difficili da identificare con strumenti standard. La valutazione accurata è ulteriormente complicata dai traumi culturali e dalle esperienze di dissociazione che molti migranti affrontano.

L’incapacità del Sistema Diagnostico Tradizionale
Il sistema diagnostico occidentale tradizionale spesso fa fatica a riconoscere le specificità dei disturbi psicologici tra i migranti. Le diagnosi atipiche legate ai traumi culturali richiedono un adattamento degli strumenti esistenti. Strumenti come il Cultural Formulation Interview (CFI) e l’Harvard Trauma Questionnaire (HTQ) sono essenziali per una valutazione più completa e sensibile alle specificità culturali.
Di seguito una tabella che illustra la differenza tra un approccio diagnostico tradizionale e quello adattato per i migranti:
Approccio Diagnostico Tradizionale | Approccio Diagnostico Adattato |
---|---|
Valutazione standardizzata | Strumenti culturalmente sensibili (CFI, HTQ) |
Considera principalmente fattori medici | Integrazione di fattori culturali e storie di trauma |
Può mancare di accuratezza per diagnosi atipiche | Maggiore precisione nella diagnosi di disturbi psichici nei migranti |
Migranti nelle REMS: I Numeri e le Conseguenze
Attualmente, vi sono 144 stranieri nelle REMS, il che rappresenta un’alta proporzione di casi provenienti dal carcere. La situazione rischia di trasformare le REMS in luoghi non idonei, destinati a persone senza diagnosi psichiatriche reale. Questo utilizzo improprio delle REMS sottrae risorse e spazi essenziali a chi ha realmente bisogno di trattamenti specifici e specializzati. Inoltre, la mancanza di un approccio diagnostico adatto e la crescente pressione su queste strutture esacerbano le fragilità cliniche e le lacune diagnostico-giuridiche.
Un’analisi più approfondita delle statistiche REMS rivela che il numero crescente di migranti ha un impatto significativo sul sistema giudiziario. Questo sovraccarico crea una serie di conseguenze: da una parte, ostacola il processo di riabilitazione per i detenuti con gravi disturbi mentali, dall’altra, complica la gestione delle risorse disponibili. Si stanno accumulando ritardi nelle trattative per il trasferimento dei pazienti ai centri appropriati, peggiorando ulteriormente la situazione.
Categoria | Numero Totale | Migranti |
---|---|---|
Pazienti Totali | 709 | 144 |
Conclusione
È evidente che il sistema REMS ha bisogno di un rinnovamento strutturale comprensivo per affrontare le sfide poste dal crescente numero di migranti con necessità psichiatriche. L’incremento dei migranti nelle REMS non è solo una questione numerica, ma impone una riflessione profonda sulle politiche sanitarie esistenti e sul loro adeguamento a un contesto sempre più complesso.
Implementare protocolli transculturali e strumenti valutativi culturalmente adeguati diventa quindi imprescindibile. Questi interventi devono garantire che il trattamento psichiatrico sia allineato con le esigenze giuridiche, assicurando una gestione equa ed efficace delle risorse. Le soluzioni REMS devono contemplare modelli di ricezione che facilitino l’integrazione e migliorino le condizioni di accoglienza, in modo da prevenire l’aggravarsi delle condizioni psicologiche nei rifugiati e migranti.
Le politiche sanitarie devono evolversi rapidamente per rispondere alle nuove sfide. Solo attraverso un impegno condiviso e l’adozione di soluzioni REMS innovative è possibile garantire un percorso terapeutico adeguato per tutti i pazienti, favorendo al contempo l’integrazione sociale e riducendo il rischio di esclusione. Questa è la strada per un sistema sanitario e giuridico più giusto e sostenibile.
Link fonti
Barbieri A, Visco-Comandini F, Alunni Fegatelli D, Dessì A, Cannella G, Stellacci A, Pirchio S. Patterns and predictors of PTSD in treatment-seeking African refugees and asylum seekers: A latent class analysis. Int J Soc Psychiatry. 2021 Jun;67(4):386-396. doi: 10.1177/0020764020959095. Epub 2020 Sep 22. PMID: 32962504.