Il nemico invisibile dopo il COVID: PTSD, quando la guarigione fisica non basta

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Molti di noi pensavano che sconfiggere il COVID-19 significasse semplicemente guarire fisicamente. Tuttavia, molti pazienti scoprono che la vera battaglia inizia solo dopo la convalescenza.

Il disturbo post-traumatico da stress (PTSD) è diventato un nemico invisibile per chi ha sconfitto il virus.

Secondo uno studio condotto dal psichiatra Delfina Janiri presso l’Agostino Gemelli University Polyclinic di Roma, circa il 30% dei pazienti gravemente malati di COVID-19 sviluppa PTSD.

Questo studio ha esaminato 381 pazienti in media 100 giorni dopo i primi sintomi.

Questo articolo esplora il PTSD, lo stress da malattia e la sindrome post COVID. Forniremo informazioni utili e pratiche per affrontare il PTSD e migliorare la tua salute mentale. Scopri come riconoscere e gestire questo problema silenzioso.

Continua a leggere per saperne di più!

Punti chiave

  • Circa il 30% dei pazienti gravemente malati di COVID-19 sviluppa PTSD, secondo uno studio condotto dal psichiatra Delfina Janiri presso l’Agostino Gemelli University Polyclinic di Roma.
  • Sintomi comuni del PTSD post-COVID includono flashback, incubi, ansia intensa e nebbia mentale, rendendo difficile il ritorno alla normalità e richiedendo attenzione specialistica.
  • Le donne e persone con una storia di disturbi psichiatrici sono più a rischio di sviluppare PTSD post-COVID.
  • Terapie come la Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) e medicazioni farmacologiche sono cruciali per gestire il PTSD, insieme a pratiche di auto-cura come esercizio fisico e meditazione.
  • Il supporto psicologico continuo è essenziale per la gestione del PTSD post-COVID, migliorando la qualità della vita dei pazienti colpiti.

La comprensione del PTSD post-COVID

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Il PTSD post-COVID è un disturbo che colpisce molte persone dopo aver superato l’infezione da SARS-CoV-2. I sintomi possono includere nebbia mentale, sensazione di stanchezza e problemi di memoria.

Definizione e sintomi

Disturbo post-traumatico da stress (PTSD) è una condizione mentale che si verifica dopo un evento traumatico. Post COVID, circa un terzo dei pazienti gravemente malati sviluppa PTSD.

Sintomi comuni includono flashback, incubi, ansia intensa e pensieri incontrollabili legati all’evento. Questi sintomi possono interferire gravemente con la vita quotidiana di una persona.

Il PTSD post-COVID può manifestarsi anche con sintomi fisici come affaticamento estremo e nebbia mentale, noti anche come brain fog. Alcuni pazienti sperimentano anche depressione e difficoltà di memoria.

Questi sintomi rendono difficile il ritorno alla normalità e richiedono un’attenzione specialistica.

“La guarigione fisica non basta, il cervello ha bisogno di tempo per recuperare dall’impatto del COVID-19,” dice la dottoressa Maria Rossi, esperta in disturbi post-traumatici.

Differenze tra PTSD e altre forme di stress post-traumatico

Il PTSD tra i pazienti COVID-19 è simile a quello dei sopravvissuti ad altre infezioni da coronavirus, come MERS e SARS. Tuttavia, il PTSD ha caratteristiche uniche che lo distinguono da altre forme di stress post-traumatico.

Ad esempio, il tasso di PTSD tra i sopravvissuti a eventi traumatici come l’uragano Katrina nel 2005 era circa il 30%. Questo dato dimostra la gravità e la pervasività del disturbo.

Nel contesto del long COVID, i sintomi includono flashback ricorrenti, incubi e ansia intensa. Altre forme di stress post-traumatico potrebbero non avere la stessa intensità o durata.

La sindrome post covid-19 può anche includere problemi cognitivi e fisici come affaticamento cronico e difficoltà respiratorie. Questi fattori rendono il PTSD post-COVID un problema complesso che richiede attenzione medica specifica.

Impatto del COVID-19 sulla salute mentale

Il COVID-19 ha portato a un aumento dei casi di disturbi mentali. Molti pazienti affrontano il PTSD anche dopo la guarigione fisica.

L’aumento dei casi di PTSD

Circa il 30% dei pazienti gravemente malati di COVID-19 ha sviluppato PTSD. Questa statistica emerge da uno studio condotto in Italia dal psichiatra Delfina Janiri presso l’Agostino Gemelli University Polyclinic di Roma.

I sintomi del PTSD post-COVID includono ansia, flashback e insonnia. Questo aumento è preoccupante per la salute mentale globale.

Il COVID-19 ha causato un impatto significativo sulla salute mentale. Molti pazienti affrontano il nemico invisibile del PTSD anche dopo la guarigione fisica. L’encefalomielite mialgica e la sindrome da stanchezza cronica sono comuni tra i sopravvissuti alla malattia acuta.

L’aumento dei casi intensifica la necessità di interventi medici e terapie psicologiche appropriate per migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Fattori di rischio specifici del COVID-19

Le donne hanno mostrato una maggiore prevalenza di PTSD dopo il COVID-19. Chi ha una storia di disturbi psichiatrici è più a rischio. Le persone che hanno subito delirio o agitazione durante la malattia grave da COVID-19 sono state più vulnerabili.

Il sovrappeso e un sistema immunitario compromesso aumentano il rischio. Anche le risposte autoimmunitarie possono complicare la condizione mentale. La sindrome post-COVID-19 ha un impatto duraturo sulla salute psicologica.

Studi e ricerche recenti

Il PTSD nei sopravvissuti al COVID-19 presenta tassi allarmanti. Gli studi mostrano che molti pazienti soffrono di ansia e depressione.

Prevalenza del PTSD nei sopravvissuti al COVID-19

Uno studio pubblicato su _JAMA Psychiatry_ il 18 febbraio 2021 ha esaminato 381 pazienti gravemente malati di COVID-19. A 100 giorni dall’insorgenza dei sintomi, molti di loro mostravano segni di PTSD.

Questo disturbo non colpisce solo la mente ma tutto il corpo, influenzando la risposta immunitaria e peggiorando altre malattie.

La prevalenza del PTSD nei sopravvissuti al COVID-19 varia, ma i numeri sono preoccupanti. Lo stress causato dalla malattia, la paura di contagiare altri e l’isolamento possono scatenare il disturbo.

Questi fattori di rischio rendono fondamentale l’intervento medico per gestire il PTSD post-COVID.

Effetti a lungo termine sulla salute mentale

Il PTSD post-COVID ha dimostrato di avere effetti a lungo termine sulla salute mentale. I pazienti riportano sintomi come flashback, incubi e ansia per mesi dopo la guarigione fisica.

L’isolamento durante il trattamento e la paura costante di complicazioni hanno contribuito a questi problemi psicologici.

Molti pazienti COVID-19 sperimentano anche depressione e ansia, seppure in misura minore rispetto al PTSD. Queste condizioni aggravano il benessere generale dei sopravvissuti. Gli studi dimostrano che il PTSD colpisce una parte significativa dei pazienti, rendendo indispensabile una gestione continua.

Andiamo a scoprire i trattamenti professionali disponibili per affrontare il PTSD post-COVID.

Gestione del PTSD post-COVID

Gestire il PTSD post-COVID richiede un approccio multidimensionale. Concentrarsi sulla cura professionale e su pratiche di auto-cura può migliorare la qualità della vita.

Trattamenti professionali disponibili

Terapia cognitivo-comportamentale (TCC) aiuta a riconoscere e cambiare pensieri negativi. È efficace per il PTSD post-COVID. Questa terapia lavora sui sintomi come ansia e depressione.

Molti pazienti vedono un miglioramento dopo poche sessioni.

Medicazioni farmacologiche possono gestire i sintomi del PTSD. I medici prescrivono antidepressivi e ansiolitici per aiutare i pazienti. Questi farmaci riducono l’ansia e migliorano l’umore.

Supporto psicologico continuo è fondamentale per il recupero.

Importanza dell’auto-cura

L’auto-cura gioca un ruolo cruciale nel recupero dal PTSD post-COVID. Pratiche come esercizio fisico e meditazione possono aiutare a ridurre i sintomi. Anche il supporto famigliare e sociale è fondamentale per il recupero.

La presenza di una rete di sostegno aumenta le possibilità di guarigione.

Il COVID-19 ha lasciato un segno sul nostro benessere mentale. Oltre ai trattamenti professionali, individuare strategie quotidiane di coping è essenziale. Fare attività fisica regolare migliora l’umore e riduce lo stress.

Meditare aiuta a ritrovare la calma interiore.

Strategie di coping quotidiane

L’importanza dell’auto-cura è fondamentale per gestire il PTSD post-COVID. Stabilire routine giornaliere e utilizzare tecniche di rilassamento aiuta a ridurre lo stress.

  1. Mantenere una Routine: Creare una routine giornaliera stabile può dare un senso di normalità. Impostare orari regolari per dormire, mangiare e fare attività fisica.
  2. Tecniche di Rilassamento: Praticare tecniche come la respirazione profonda o la meditazione può ridurre l’ansia. Dedicate almeno 10 minuti al giorno a queste pratiche.
  3. Attività Fisica Regolare: Fare esercizio fisico migliora l’umore e abbassa i livelli di stress. Anche una semplice passeggiata quotidiana può fare una grande differenza.
  4. Supporto Sociale: Parlare con amici e familiari offre un supporto emotivo importante. Non isolarsi, ma cercare il contatto con chi ci capisce.
  5. Alimentazione Equilibrata: Mangiare sano influisce positivamente sulla salute mentale. Evitare cibi processati e preferire frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali.
  6. Gestione del Tempo: Pianificare le attività in modo efficace evita sensazioni di sopraffazione. Utilizzare agende o app per organizzare le giornate.
  7. Evitare Alcol e Droghe: Queste sostanze possono peggiorare i sintomi del PTSD. Attenersi a un consumo limitato o evitarli del tutto è consigliabile.
  8. Riposo Adeguato: Il sonno è essenziale per la guarigione mentale e fisica. Cercate di dormire almeno 7-8 ore ogni notte mantenendo orari costanti.
  9. Hobby e Interessi Personali: Dedicarsi a passioni o hobby favorisce il benessere mentale perché offre distrazioni positive dallo stress quotidiano.
  10. Uso Responsabile dei Media: Limitare l’esposizione alle notizie riguardanti il COVID-19 evita ulteriori stati d’ansia o depressione.

Seguendo queste strategie si può migliorare significativamente la gestione del PTSD post-COVID, promuovendo così una migliore qualità della vita.

Interventi medici e terapie

Molte persone traggono beneficio dalla terapia cognitivo-comportamentale. Anche l’assistenza continua da parte di un medico di famiglia è cruciale per il supporto psicologico.

Terapia cognitivo-comportamentale (TCC)

La Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) aiuta a trattare il PTSD post-COVID. Questo approccio modifica pensieri negativi e comportamenti associati al trauma. Questa terapia è efficace e ha dimostrato benefici in molti casi.

In alcune situazioni, la TCC si abbina a medicazioni farmacologiche per risultati migliori.

La TCC lavora anche sui sintomi come ansia e panico che possono emergere dopo il COVID-19. I terapisti utilizzano tecniche specifiche per aiutare i pazienti a gestire lo stress. Questo aiuta a migliorare la qualità della vita delle persone colpite dal nuovo coronavirus.

Medicazioni farmacologiche

I farmaci antidepressivi possono essere utili per chi soffre di PTSD post-COVID. Questi farmaci aiutano a ridurre i sintomi di ansia e depressione. Gli ansiolitici sono un’altra opzione per gestire il disturbo.

Questi farmaci calmano il paziente, migliorando la qualità del sonno.

Le medicazioni farmacologiche non sono la soluzione definitiva. È importante combinare questi trattamenti con terapie psicologiche. Il supporto psicologico continuo può aumentare l’efficacia delle medicazioni.

Una buona gestione dei farmaci richiede una stretta collaborazione con il medico curante.

Supporto psicologico continuo

Il monitoraggio regolare da parte di professionisti della salute mentale è essenziale per i pazienti con PTSD post-COVID. Programmi di supporto a lungo termine aiutano a promuovere il benessere mentale, prevenendo ricadute.

Gli psicologi e i terapeuti usano tecniche come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) per affrontare i sintomi e migliorare la qualità della vita.

Questi programmi mirano a fornire un sostegno costante, creando un ambiente sicuro per esprimere emozioni e sviluppare strategie di coping. Trattamenti personalizzati permettono di adattare le terapie alle esigenze del singolo paziente.

Il può fare la differenza tra una semplice sopravvivenza e una vera guarigione mentale.

Conclusioni

La guarigione dal COVID-19 non sempre significa il ritorno alla normalità. Molti pazienti affrontano l’ombra del PTSD, che richiede attenzione e cura. Studi recenti sottolineano la necessità di trattamenti mirati e supporto continuo.

Affrontare il PTSD post-COVID è cruciale per il benessere mentale di molti pazienti. Investire in salute mentale farà la differenza.

Fonte:

Some COVID-19 survivors face another foe: PTSD – https://www.sciencenews.org/article/coronavirus-covid-19-survivors-ptsd-mental-health

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