Donne lesbiche, gay e bisessuali fumano di più, e sono meno propense a smettere

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Ti sei mai chiesto perché le persone gay, lesbiche e bisessuali sembrano fumare di più rispetto agli eterosessuali? Uno studio recente della Rutgers Health ha scoperto che queste comunità non solo hanno una tendenza al fumo più alta, ma sono anche meno propense a smettere.

Questo potrebbe essere un problema che hai notato nella tua cerchia di amici o nella tua esperienza personale.

Gli studi pubblicati su “Annals of LGBTQ Public and Population Health” e “Preventive Medicine Reports” rivelano che le donne sessualmente minoritarie, in particolare le bisessuali, sono più recettive alla pubblicità del tabacco e lottano di più con la dipendenza al fumo.

Le aziende di tabacco hanno mirato specificamente a questa popolazione attraverso varie campagne di marketing.

Questa guida esplorerà perché le persone nelle comunità LGBT fumano di più e perché è così difficile per loro smettere. Parleremo dei fattori psicosociali che influenzano il consumo di tabacco e delle possibili soluzioni e interventi per aiutare questi gruppi a superare la dipendenza dal fumo.

Scopri di più continuando a leggere!

Punti chiave

  • Le donne lesbiche, gay e bisessuali fumano di più rispetto alle eterosessuali, con un tasso alto tra le bisessuali. [Fonte: Rutgers Health, “Annals of LGBTQ Public and Population Health”, “Preventive Medicine Reports”].
  • La pressione sociale e la discriminazione aumentano lo stress nelle persone LGBT, rendendo più difficile smettere di fumare.
  • Le aziende di tabacco mirano specificamente alla comunità LGBT con pubblicità, sfruttando la loro vulnerabilità.
  • Campagne di sensibilizzazione mirate e supporto psicologico possono aiutare a ridurre il fumo nella comunità LGBT.
  • Supporto sociale limitato e problemi di salute mentale contribuiscono al maggior consumo di tabacco tra le persone LGBT.

Maggiore prevalenza del fumo nella comunità LGBT

Un balcone accogliente con lanterne vintage, lettere d'amore e luci della città.
Donne lesbiche, gay e bisessuali fumano di più, e sono meno propense a smettere 1

Le donne lesbiche, gay e bisessuali fumano più frequentemente delle loro controparti eterosessuali. Gli studi mostrano che il tasso di fumo tra le donne bisessuali è particolarmente alto.

Le donne bisessuali trovano più difficile smettere di fumare rispetto alle donne eterosessuali. I dati provengono da grandi set nazionali come il Population Assessment of Tobacco and Health Study e il National Survey on Drug Use and Health.

Le disparità nel consumo di sigarette sono evidenti. Le donne lesbiche e bisessuali mostrano tassi di fumo molto più elevati rispetto alle donne eterosessuali: questa differenza è significativa.

Tra gli uomini, la disparità tra quelli sessualmente minoritari e gli eterosessuali è minore.

Fattori psicosociali che influenzano il consumo di tabacco

Gli individui LGBT subiscono pressione sociale e discriminazione. Questi fattori possono portare a stress e ansia, aumentando la probabilità di iniziare a fumare. Le aziende di tabacco sfruttano questa vulnerabilità con pubblicità mirate.

Bisessuali e gay mostrano maggiore recettività a queste campagne di marketing, che promuovono sigarette, sigari ed e-cigarette. Questo rende difficile smettere di fumare in quanto il marketing rafforza la dipendenza psicologica da nicotina.

Problematiche di salute mentale sono comuni tra le persone sessualmente minoritarie. Condizioni come la depressione spingono molti a cercare conforto nel fumo di sigaretta. Il supporto sociale spesso è limitato, aggravando il problema.

Gli psicologi sociali suggeriscono un legame tra atteggiamenti negativi della società e l’aumento del tabagismo tra gli LGBT. La mancanza di campagne di sensibilizzazione specifiche peggiora ulteriormente la situazione.

Prossimo argomento: *4. Campagne di sensibilizzazione e interventi specifici*.

Campagne di sensibilizzazione e interventi specifici

Le campagne di sensibilizzazione mirate e interventi specifici possono aiutare le persone LGBT a smettere di fumare. Ecco alcune strategie efficaci:

  1. Creare materiali informativi inclusivi che evidenziano i rischi del fumo per la comunità LGBT.
  2. Offrire gruppi di sostegno psicologico gestiti da psicologi sociali con esperienza in omosessualità e dipendenza da nicotina.
  3. Implementare programmi nelle scuole per educare gli adolescenti sui pericoli del fumo, con un focus sulle sfide uniche affrontate dalle minoranze sessuali.
  4. Sviluppare campagne pubblicitarie visibili nei media frequentati dalla comunità LGBT, utilizzando scale Likert per misurare l’efficacia delle campagne.
  5. Finanziare studi sulla relazione tra personalità, omofilia, e uso di tabacco per creare interventi mirati.
  6. Collaborare con associazioni LGBT per distribuire risorse informativi durante eventi comunitari e pride.
  7. Promuovere l’uso di sigarette elettroniche come alternativa meno dannosa alle sigarette tradizionali.
  8. Utilizzare i social network per diffondere messaggi motivazionali che incoraggino a smettere di fumare.
  9. Attivare linee telefoniche gratuite dedicate a fornire supporto immediato e consigli pratici.
  10. Integrare programmi anti-fumo nei servizi sanitari offerti ai pazienti transessuali, affrontando anche le loro esigenze specifiche in termini di salute mentale.
  11. Formare operatori sanitari sulla sensibilità culturale riguardo le esperienze delle persone bisessuali e lesbo-fobiche.
  12. Sostenere iniziative legislative che promuovono gli spazi senza fumo nelle aree frequentate dalla comunità LGBT, come bar e club gay.
  13. Realizzare sondaggi regolari per monitorare l’incidenza del fumo nella popolazione LGBT e valutare l’efficacia degli interventi precedenti.
  14. Collaborare con influencer della comunità LGBT che possano condividere storie personali sul superamento della dipendenza da tabacco.
  15. Incentivare la partecipazione a studi clinici focalizzati sull’uso del tabacco nelle minoranze sessuali, garantendo trasparenza sulla metodologia utilizzata.
  16. Includere questionari standardizzati nel processo di consultazione medica per identificare rapidamente individui a rischio elevato di uso cronico del tabacco.
  17. Diffondere video educativi online che siano facilmente accessibili su piattaforme come YouTube o TikTok.

18 Coinvolgere le famiglie delle persone LGBT nei percorsi terapeutici affinché possano offrire maggiore supporto emotivo durante il processo di cessazione del fumo.

19 Offrire incentivi economici o premi materiali per chi riesce a smettere definitivamente, monitorando i progressi tramite apposite applicazioni mobile.

20 Pubblicizzare storie di successo sul superamento della dipendenza da nicotina all’interno della comunità LGBT attraverso blog dedicati o riviste specializzate.

Conclusione

Gli studi evidenziano un problema significativo. Le donne lesbiche, gay e bisessuali fumano di più e hanno più difficoltà a smettere. Serve supporto mirato e campagne specifiche per aiutare queste donne.

Promuovendo la consapevolezza e offrendo risorse adeguate, possiamo fare la differenza. Aiutare queste comunità è cruciale per migliorare la salute pubblica.

Fonte:

  • Ganz, Ollie | Krueger, Evan A. | Tan, Andy S. L. | Talbot, Eugene | Delnevo, Cristine D. | Cantrell, Jennifer. Differences in Tobacco Advertising Receptivity Among Young Adults by Sexual Identity and Sex: Findings From the Population Assessment of Tobacco and Health Study. Annals of LGBTQ Public and Population Health, Feb 2024, DOI:
  • 10.1891/LGBTQ-2022-0036

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