La recente introduzione delle tre nuove aree di specializzazione infermieristiche ha acceso un acceso dibattito nel settore sanitario italiano.
Gli infermieri, per la prima volta, avranno la possibilità di prescrivere trattamenti assistenziali e tecnologie specifiche per garantire la continuità e la sicurezza delle cure.
Queste specializzazioni comprendono le aree di Cure Primarie e Sanità Pubblica, Cure Pediatriche e Neonatali, e Cure Intensive e Emergenza. L’annuncio, che segna un passo significativo per la professione infermieristica, è stato formalizzato durante il Consiglio Nazionale della Fnopi con la partecipazione del Ministro della Salute, Orazio Schillaci.
Punti chiave:
- Nuove lauree specialistiche per gli infermieri: Gli infermieri in Italia potranno presto prescrivere trattamenti di cura grazie a nuove lauree specialistiche.
- Modifiche legislative: Questo cambiamento fa parte di una più ampia riforma legislativa volta a rafforzare il ruolo degli infermieri nell’assistenza sanitaria.
- Impatto sull’assistenza sanitaria: L’iniziativa dovrebbe migliorare l’assistenza ai pazienti consentendo agli infermieri di assumere maggiori responsabilità.
- Requisiti di formazione: Gli infermieri dovranno completare programmi di formazione specifici per poter prescrivere trattamenti.

Scontro Aperto Dopo l’Introduzione della Prescrizione Infermieristica in Italia
Schillaci ha dichiarato che questo passo rappresenta un progetto orientato verso il futuro della sanità italiana. Ha evidenziato il ruolo cruciale che gli infermieri ricoprono nell’assistenza territoriale, sottolineando l’importanza del loro contributo per affrontare le sfide future del servizio sanitario nazionale. T
ale iniziativa mira a potenziare la qualità del sistema sanitario pubblico italiano. La Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) descrive questa svolta come un cambiamento epocale e un risultato di anni di dialogo costruttivo con diverse direzioni generali e ministeri competenti.
Reazioni Contrapposte da Medici e Infermieri
Nonostante l’entusiasmo fra gli infermieri e alcuni enti regionali, le reazioni dalla comunità medica non si sono fatte attendere e sono state in parte critiche. Filippo Anelli, Presidente della Fnomceo, ha espresso perplessità in merito a questa evoluzione. Ha sottolineato che prescrivere terapie presuppone una diagnosi, un’operazione che, secondo la legge attuale, rientra nelle competenze esclusive dei medici. Anelli ha lamentato la mancanza di consultazione della comunità medica su una materia così delicata, che implica un passaggio di competenze specialistiche.
Anelli ha ribadito che la diagnosi è un atto medico complesso, fondato su un intero percorso di studi e competenze che non si possono acquisire con pochi esami universitari. Ha poi sottolineato che il trasferimento di competenze dovrebbe coinvolgere tutte le professioni sanitarie interessate, un processo che, secondo lui, non è stato seguito in maniera adeguata. Se la normativa attribuisse ai professionisti sociosanitari competenze esclusivamente mediche, Anelli ha lasciato intendere che la Fnomceo potrebbe intraprendere misure legali.
Posizione della FNOPI
In risposta alle critiche, FNOPI ha difeso l’iniziativa chiarendo che la possibilità di prescrizione data agli infermieri riguarda specificamente presìdi e ausili correlati al processo di assistenza infermieristica. La federazione ha insistito sul fatto che non vi è alcuna invasione delle prerogative dei medici, dato che la diagnosi medica rimane strettamente una competenza della professione medica. Piuttosto, si intende arricchire il lavoro di squadra e migliorare la gestione complessa del sistema sanitario nel suo complesso.
Sostegno dal Veneto e Altre Federazioni
L’approvazione per la prescrizione infermieristica ha trovato sostegno anche in alcune regioni e altre federazioni professionali. Nel Veneto, l’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha sostenuto la decisione, considerandola congruente con il recente piano strategico regionale volto ad affrontare la carenza di personale sanitario. Lanzarin ha commentato che questa mossa contribuirà significativamente a valorizzare la professione infermieristica e ad ampliare le prospettive di carriera, un bisogno urgente in un momento in cui la professione soffre di una crisi di attrattività.
Anche la FNO TSRM e PSTRP ha espresso apprezzamento per l’introduzione delle lauree magistrali cliniche per infermieri. Hanno sottolineato che tale progresso rappresenta un passo concreto verso la revisione della formazione universitaria per le professioni sanitarie. La federazione ritiene che questo progetto potrà rendere la professione infermieristica più gratificante e adeguata nel rispondere ai crescenti bisogni di salute e di benessere dei cittadini.
Lunedì 14 ottobre 2024, questo cambiamento nel panorama della sanità italiana ha segnato un momento storico, stimolando dibattiti intorno al ruolo di diverse professioni sanitarie, all’ampliamento delle competenze infermieristiche e al futuro del sistema sanitario pubblico.
Fonte:
- Con le nuove lauree specialistiche gli infermieri potranno prescrivere trattamenti assistenziali. Fnopi: “È una svolta epocale per la professione”. Ma i medici protestano: “Siamo sconcertati” – https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=124990