Ad esattamente due anni dall’arrivo del coronavirus nella vita di ognuno di noi, sempre più certo e maggiormente dimostrabile diventa l’impatto che il virus ha sulla salute mentale.
Molti sono gli studi che in questa lunga fase si sono susseguiti e sono stati pubblicati. Ne è un esempio uno studio di recente pubblicazione da parte del British Medical Journal. Nello specifico, all’interno dello studio, si è cercato di valutare le conseguenze del coronavirus sulla sfera mentale. Sono stati presi in considerazione i dati derivanti dalla comparazione tra persone che hanno contratto il virus e persone che, invece, non hanno contratto il virus.
Dall’analisi dei risultati è emerso che, nell’arco di un anno, i sopravvissuti all’infezione presentavano un rischio maggiore di sviluppare patologie legate alla salute mentale. Ciò è stato riscontrato rispetto a coloro che non avevano contratto il virus. Sono emersi, nello specifico, un rischio superiore del 35% di sviluppare disturbi d’ansia, del 39% di sviluppare disturbi depressivi. Inoltre, un rischio del 55% di assumere antidepressivi, del 34% di sviluppare un disturbo da uso di oppioidi e del 20% di sviluppare un disturbo da uso di sostanze. E’ anche emerso un rischio dell’80% superiore di deterioramento neurocognitivo di nuova diagnosi e del 41% superiore di nuova diagnosi di disturbi del sonno. I dati fanno realmente riflettere sull’impatto del coronavirus sulla salute mentale.
Fonte:
Bouza E, Arango C, Moreno C, Gracia D, Martín M, Pérez V, Lázaro L, Ferre F, Salazar G, Tejerina-Picado F, Navío M, Granda Revilla J, Palomo E, Gil-Monte PR. Impact of the COVID-19 pandemic on the mental health of the general population and health care workers. Rev Esp Quimioter. 2023 Apr;36(2):125-143. doi: 10.37201/req/018.2023. Epub 2023 Feb 21. PMID: 36800778; PMCID: PMC10066913.