Viterbo – Sanità – Messa a punto dal neurologo Costantini di Villa Immacolata una terapia a base di vitamina B1 – trattati 250 pazienti
Viterbo – Una cura viterbese dà speranza ai malati di Parkinson (video).
Arriva dal neurologo Antonio Costantini della casa di cura di Villa Immacolata di San Martino al Cimino una speranza per i malati di Parkinson. Il morbo, che come altre malattie neurodegenerative, provoca la perdita di alcune di quelle condizioni fisiche e mentali essenziali tipiche della vita e della dignità umane, sarebbe arrestabile con la vitamina B1.
La speranza si è riaccesa grazie al mediche che, a partire dal 2010, ha trovato un modo per contrastare efficacemente il morbo di Parkinson con l’uso massiccio della vitamina B1. 250 pazienti sono i pazienti curati a Viterbo dal neurologo.
In molti casi, si sono rivolti a lui nella casa di cura Villa Immacolata di San Martino al Cimino, dopo aver bussato a numerose altre porte.
“Abbiamo visto – dice il dottor Costantini in una intervista – che alte dosi di vitamina B1 hanno un’alta funzione ristorativa sulle cellule colpite dalla malattia del Parkinson. Funzione ristorativa vuol dire che fa diventare sane le cellule ancora sopravvissute alla malattia e quindi, nei nostri pazienti, otteniamo un miglioramento dei sintomi. Di conseguenza la stessa cura ha un’azione neuro protettiva, cioè non c’è più sofferenza cellulare e questa assenza si mantiene per sempre finché viene attuata questo tipo di terapia”.
Costantini non vuole parlare di cure miracolose. “Questi dati – spiega ancora nell’intervista – li abbiamo tenuto sottotono, specie all’inizio, perché volevamo verificarli”.
Costantini non ha voluto brevettare le conclusioni per non speculare su questa malattia. Ma si è sottoposto a confronto scientifico. “Abbiamo uno studio che riguarda solo tre casi iniziati a trattare con la vitamina B1, ma abbiamo inviato altri lavori a giornali scientifici ad alta diffusione americani e inglesi, ma non ci sono stati pubblicati”.
250 pazienti viterbesi hanno comunque ritrovato la speranza. “Oggi possiamo dire che il morbo si può arrestare in modo molto facile, senza nessun effetto collaterale e per sempre”.
Costantini è stato anche invitato a partecipare ad alcuni convegni nazionali e internazionali in materia.
27 luglio, 2015 – 0.00