
Creare una stanza per la meditazione
Perché creare una stanza per la meditazione?
Praticare la meditazione può avere diversi benefici. I suoi effetti positivi possono riflettersi sia sulla mente che sul corpo, oltre che sulla vita di tutti i giorni. Questo perché una mente più “a fuoco” e un organismo più in salute rappresentano inevitabilmente un’arma in più per affrontare le sfide quotidiane, sia dal punto di vita lavorativo, domestico o dei rapporti interpersonali.
La meditazione richiede un ambiente confortevole e rilassante, con il minor numero possibile di distrazioni e intrusioni, nel quale concentrarsi. Ecco quindi che realizzare un’apposita stanza per la meditazione può rivelarsi una soluzione ottimale, così da potervi ricorrere anche quotidianamente se possibile.
Benefici della meditazione
La mente e le capacità cognitive sono come prevedibile i maggiori beneficiari della pratica meditativa. A cominciare dal fatto che la meditazione è considerata un rimedio naturale molto efficace nel controllo degli stati d’ansia e nel ridurre lo stress. Inoltre viene ritenuta in grado di migliorare la resistenza alle tensioni quotidiane.
A questo si aggiunge anche l’azione a beneficio delle funzioni cognitive, soprattutto per quanto riguarda il miglioramento dell’attenzione, della memoria e dell’apprendimento. Soprattutto per quanto concerne la meditazione taoista, questa pratica sembra abbia ripercussioni positive anche per quanto riguarda sicurezza e coscienza di sé.
I benefici offerti dalla meditazione non si esauriscono però con la sfera mentale o spirituale. Recenti studi hanno indicato questa pratica come utile a tenere sotto controllo la pressione sanguigna o nell’alleviare i sintomi delle allergie. Dedicare alcuni minuti a questo rimedio naturale contribuirebbe infine anche a migliorare la risposta immunitaria dell’organismo.
Come creare una stanza per la meditazione
La creazione di una stanza per la meditazione richiede il rispetto di alcune semplici regole. A cominciare dalla scelta dell’area della casa da dedicare a tale pratica, che non deve in alcun modo comprendere un luogo di passaggio (come il corridoio o l’ingresso) né la porzione di una stanza “trafficata” (come può essere un soggiorno); meglio una piccola camera o comunque uno spazio isolato.
La stanza scelta deve essere priva di apparecchi tecnologici, ora più che mai fonti di disturbo per quanto riguarda la pratica meditativa. Altra questione importante è il colore delle pareti, che non può risultare fastidioso o stimolante; al contrario deve favorire il rilassamento, operare quindi una scelta in base a tali indicazioni (se necessario dipingendo la camera del colore ottimale).
Limitare al minimo il numero e la dimensione dei mobili, curandone inoltre la disposizione affinché risulti confortevole e non “ingombrante”. Sì anche a una finestra che permetta alla luce di entrare e chi medita di poter osservare il cielo o altri elementi naturali presenti all’esterno.
A completare una stanza per la meditazione ottimale vi sono due elementi “accessori”, ma che possono rivelarsi di assoluta importanza: ascoltare una musica rilassante, o anche una sequenza di suoni naturali, e diffondere nell’aria alcuni aromi che favoriscano il rilassamento e la concentrazione.