
Rischio di Autismo
Il rischio di autismo e la predisposizione ad ammalarsi di depressione potrebbero avere origine nell’utero materno. Nel caso in cui una donna durante la gravidanza venga colpita da un’infezione (un’influenza, una polmonite o un’infezione del tratto urinario, per esempio), la prole è maggiormente esposta al rischio di sviluppare disturbi dello spettro autistico e disturbi dell’umore nel corso della vita.
Gravidanza e rischio di autismo: lo studio
Dall’analisi è emerso che i bambini esposti in utero alle infezioni materne avevano un aumento del 79 per cento del rischio di autismo e il 24 per cento di probabilità in più di soffrire di depressione da adulti. Questi ultimi, inoltre, erano anche più esposti al rischio di suicidio.
L’aumento del rischio di autismo e depressione è stato osservato indipendentemente dal tipo di infezione, sepsi, influenza, polmonite, meningite, encefalite, o infezione del tratto urinario.
«Questi risultati suggeriscono che l’esposizione fetale a un’infezione materna aumenta il rischio di autismo e depressione, ma non di disturbo bipolare o psicosi, più avanti nella vita del bambino. E sottolineano l’importanza di evitare le infezioni durante la gravidanza, perché queste possono provocare sottili lesioni cerebrali fetali che contribuiscono allo sviluppo di autismo e depressione», scrivono i ricercatori.
Infezioni in gravidanza e danni al bambino
I risultati dello studio svedese non sono del tutto inaspettati. Altre ricerche precedenti avevano trovato un’associazione tra un particolare tipo di infezione un aumento del rischio di lesioni cerebrali, anomalie del neurosviluppo o malattie psichiatriche. Questi studi però concentravano l’attenzione su uno specifico tipo di infezione, come quella provocata per esempio dall’influenza.
È la prima volta invece che si osserva l’effetto generale di un’infezione, di qualunque tipo, su una vasta gamma di disturbi neuropsichiatrici.
Ma il meccanismo con cui l’infiammazione danneggia il cervello del feto non è ancora chiaro. Tra le varie ipotesi c’è la possibilità che i cambiamenti nella produzione di serotonina nella placenta, provocati dall’infiammazione, ostacolino il corretto sviluppo neurologico del nascituro.
«I nostri risultati suggeriscono l’urgenza di comprendere meglio il ruolo dell’infezione materna durante la gravidanza sullo sviluppo del cervello fetale e suggeriscono che la prevenzione delle infezioni (vaccinazione antinfluenzale) o le terapie antinfiammatorie possono essere strategie utili per la prevenzione primaria di autismo e depressione», concludono i ricercatori.