
Paura di Arrossire
Spesso sono dei segnali che denunciano senza pietà imbarazzo o comunque una difficoltà psico-fisica che si attiva in particolari situazioni: eppure, finora quelle spie che si accendono in volto o sulla nostra pelle sono spesso motivo di vergogna, quando non proprio di malessere e portano a una vera e propria paura di arrossire. All’ospedale San Gerardo di Monza questi due problemi possono essere risolti grazie a una clip, un “interruttore” in grado di spegnere queste spie fisiche
Mani sempre sudate e paura di arrossire: mali che possono rendere la vita un incubo
La paura di arrossire nasce soprattutto da due problemi congeniti, della cui cura la struttura è centro di riferimento nazionale: l’iperidosi (sudorazione delle mani e delle ascelle) e l’eritrofobia (chi arrossisce improvvisamente, senza controllo). «Il problema è congenito e nasce nel sistema nervoso simpatico, che regola la sudorazione e scarica in modo eccessivo – spiega Marcello Costa Angeli, chirurgo toracico dell’Asst di Monza –. L’unica pausa è durante il sonno. Ma durante il giorno la vita di questi pazienti è un incubo» .
E non sono poche le “vittime” di questi disturbi: in Italia lo 0,5 % della popolazione ne soffre. Pazienti «orfani di terapia – sottolinea il chirurgo – perché davanti a queste malattie sociali in Italia c’è meno sensibilità che all’estero, e spesso il medico liquida il paziente con la diagnosi del più classico “problema d’ansia”. Così viene inviato dallo psicologo e dallo psichiatra. Ma l’approccio è assolutamente fallimentare».
Per risolvere il problema – sottolineano infatti gli esperti – «basta un piccolo intervento chirurgico in toracoscopia, tecnicamente semplice e veloce: 10 minuti in sala operatoria, due taglietti di un centimetro sotto l’ascella, dimissione nella stessa giornata».
Come intervenire sul nervo che trasmette questi segnali e porta alla paura di arrossire
«Le ghiandole producono sudore solo se i nervi inviano un segnale dal sistema nervoso simpatico toracico – prosegue Costa Angeli –. Il mio compito è di interrompere questo segnale che passa attraverso un nervo che si trova nel torace, dietro il polmone e lungo la colonna vertebrale. Trovato il nervo, lo strozzo con una clip in titanio e il segnale non passa più». In pochi istanti le mani diventano calde e asciutte. «A seconda del punto in cui chiudo il nervo a clessidra – precisa il chirurgo – posso regolare la sudorazione delle mani e delle ascelle». Stessa tecnica per chi soffre di eritrofobia.
Le cicatrici con il tempo sbiadiscono e assumono il colore della pelle fino a scomparire, e i pazienti tornano a una vita normale. Senza più paura di arrossire e strane reazioni epidermiche.