Dopo 15 anni il Lazio ha finalmente un suo centro per la neurochirurgia del Parkinson. Lo annunciano le sedi romane di Azione Parkinson e di Aip (Associazione Italiana Parkinsoniani), specificando che il centro individuato è il presidio CTO «Andrea Alesini» dell’Asl Roma C. L’intervento principale che sarà effettuato nella struttura, individuata grazie a una delibera del direttore generale della Asl, è la neurostimolazione profonda, che prevede l’inserimento chirurgico di uno o più sottili elettrocateteri all’interno del cervello. Gli impulsi elettrici inviati da un piccolo dispositivo (neurostimolatore) interrompono o riducono notevolmente i sintomi della malattia. «Questa delibera rappresenta un importantissimo risultato che ci auguriamo metta fine alla problematica per la quale tanti pazienti laziali negli ultimi 15 anni hanno sofferto la mancanza di cure neurochirurgiche – dichiara Grazia Nardone, coordinatrice dell’Ufficio di Roma dell’Aip -. Siamo stati costretti a migrare in altre regioni per accedere all’intervento chirurgico per poi restare anche un anno senza stimolazione perché l’intervento di sostituzione del generatore era estremamente problematico dal punto di vista burocratico