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 › Depressione › L’eccessivo uso dello smartphone può essere sintomo di depressione – Notizie Free

L’eccessivo uso dello smartphone può essere sintomo di depressione – Notizie Free

Redazione Luglio 18, 2015     No Comment    

Uno studio promette di capire se si è depressi dall’uso che si fa del proprio smarthpone.

Chicago (USA), 18 luglio 2015 – Chi utilizza il cellulare per più di 68 minuti al giorno è a rischio di depressione. Secondo un recente studio dai dati del Gps del cellulare è possibile capire quanto una persona si muova e di conseguenza rilevare i sintomi della depressione a seconda di quanto tempo si trascorre al cellulare. Ciò si spiega col fatto che uno dei sintomi della depressione è proprio l’isolamento delle persone che tendono ad avere meno contatto fisico con le altre persone.

C’è dunque davvero una correlazione tra smartphone e depressione? Probabilmente molti di noi in qualche modo pensano di sì per svariate ragioni. Ma la notizia che arriva da Oltreoceano fa riferimento alla diagnosi della depressione che da oggi sarebbe possibile farla anche analizzando i dati rilevati dal Gps del vostro smartphone. Uno studio americano ha infatti rilevato che i dati del cellulare mostrano come le persone depresse tendono a non andare molti luoghi e ciò riflette in loro una perdita di motivazione ad uscire, uno dei campanelli d’allarme della depressione.

Chi passa molto tempo al telefono cellulare ha maggiori probabilità di essere vittima della depressione. Secondo un nuovo studio condotto dalla Northwestern University Feinberg School of Medicine, a Chicago, negli Stati Uniti, usare lo smartphone per circa 68 minuti al giorno può essere segno di una malattia mentale. I ricercatori sostengono che quando le persone usano spesso il cellulare per comunicare con le persone perdono il contatto fisico con la gente e ciò può provocare emozioni difficili e contrastanti, sintomi della depressione.

Come fa il tuo smartphone a sapere se sei depresso? Grazie al segnale Gps. Risposta facile (almeno ora che ce l’hanno spiegato i ricercatori). In pratica, le persone che passano molto tempo al cellulare escono molto meno, e il segnale Gps del loro smartphone è in grado di monitorare sempre la loro posizione.

I ricercatori ritengono che i dati contenuti nel telefono potrebbero essere di aiuto ai medici a diagnosticare la depressione senza porre alcuna domanda al paziente. I risultati dello studio evidenziano che monitorando il numero dei minuti in cui viene utilizzato un telefono cellulare e la posizione indicata dal Gps, si è in grado di raccogliere indizi sullo stato mentale degli utenti. Più tempo si trascorre al cellulare maggiore è la possibilità di essere depressi.

Il team di studiosi americani ha scoperto che le persone depresse utilizzano il cellulare mediamente per circa 68 minuti al giorno, rispetto ai soli 17 minuti delle persone più felici.

I ricercatori della Northwestern University Feinberg School of Medicine, guidati dal professor David Mohr, sostengono che le persone che trascorrono la maggior parte della giornata a casa o in pochi luoghi, così come tracciato dal Gps del loro cellulare, sono anche più propensi a mostrare segni di depressione.

Per verificare la loro ipotesi, il team americano ha utilizzato i dati di telefonia mobile ed è riuscito ad identificare le persone con sintomi depressivi con una precisione dell”87%, quasi 9 volte su dieci.

“Il significato di tutto questo è che possiamo capire se una persona ha sintomi depressivi e la gravità di questi sintomi senza fare loro tutte le domande che solitamente si fanno al paziente per diagnosticare la depressione. Ora abbiamo una parametro oggettivo del comportamento legato alla depressione. E lo stiamo rilevando passivamente, senza la collaborazione del potenziale paziente”

spiega il professor David Mohr.

Lo smartphone potrebbe dunque essere utilizzato, in futuro, per monitorare le persone a rischio depressione in modo da consentire ai medici un rapido aiuto quando la situazione lo richiede.

Per lo studio, i ricercatori hanno registrato l’utilizzo del telefono di 28 uomini e donne per due settimane e hanno seguito le loro posizioni mediante segnale Gps ogni cinque minuti. I dati del telefono si sono rivelati un modo più affidabile per rilevare la depressione che chiedere domande dei partecipanti su quanto si sentivano tristi su una scala da uno a 10.

“Quando le persone sono depresse, tendono a ritirarsi e non hanno la motivazione o l’energia necessaria per uscire e fare le cose”

spiega il professor Mohr.

Lo studio non ha tenuto conto di quale utilizzo i soggetti facessero del loro smartphone ma i ricercatori sospettano fortemente che le persone che hanno trascorso la maggior parte del tempo sui loro cellulari sono state impegnate nella navigazione sul web o a giocare, piuttosto che a parlare con amici.

“E’ probabile che le persone usano il cellulare per evitare di pensare a cose preoccupanti, sensazioni dolorose o difficili rapporti. Si tratta di un comportamento di isolamento sintomo di uno stato depressivo”

ha detto Mohr.

Per determinare la relazione tra l’uso del telefono, la posizione geografica e la depressione, i ricercatori hanno utilizzato un metodo standard, un questionario, per misurare l’umore, chiamato PHQ-9.
All’inizio dello studio è stato chiesto ai soggetti coinvolti se avessero sintomi emotivi come tristezza, perdita di piacere, sentimenti di disperazione, disturbi del sonno e dell’appetito, o difficoltà di concentrazione.
Di tutto il gruppo, la metà non ha mostrato alcun segno di depressione, mentre l’altra metà aveva sintomi che vanno da forme lievi a gravi di depressione.

“I dati mostrano che le persone depresse tendono a non andare in molti posti e questo riflette la perdita di motivazione tipica della depressione – ha concluso Mohr -.Quando le persone sono depresse, tendono a ritirarsi e non hanno la motivazione e l’energia per uscire e fare le cose”.

I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Medical Internet Research.

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