PISTOIA. La Cannabis a scopo terapeutico c’è, ma da alcune settimane risulta di difficile reperimento. È quanto emerge dalla testimonianza dell’Ordine dei Farmacisti di Pistoia. «Da settimane, la cannabis a uso terapeutico si trova con grande difficoltà – spiega Andrea Giacomelli, dell’Ordine dei Farmacisti di Pistoia – I fiori di cannabis vengono importati dall’Olanda, che rifornisce buona parte d’Europa. Quando arriva in Italia l’importazione viene gestita da tre aziende private italiane, autorizzate dal ministero della salute. Probabilmente, dalle prossime settimane dovrebbe sbloccarsi qualcosa».Per ovviare a questi problemi di reperimento della sostanza a uso terapeutico, in Italia è stata avviata la coltivazione sperimentale presso l’Istituto chimico farmaceutico di Firenze, su iniziativa della regione Toscana.«Ma le prime produzioni a regime non avverranno probabilmente prima di qualche mese – spiega il dottor Giacomelli – I consumi stanno aumentando in maniera importante, e ci auguriamo che la carenza del principio attivo della sostanza venga ridotta». A febbraio scorso è passata la nuova legge regionale sull’uso della cannabis a scopo terapeutico, che permette anche ai medici di base di prescrivere i farmaci a base di cannabis. Più precisamente, la cura farmacologica a base di cannabis, può essere prescritta dal medico di famiglia a patto che lo specialista abbia predisposto per il paziente uno specifico piano terapeutico.Le patologie che prevedono la prescrizione della cura a base di cannabinoidi in Toscana sono i dolori cronici e neuropatici e quelli che derivano da alcune patologie: cancro, Sla, alcune neuropatie, sclerosi multipla e la stimolazione dell’appetito nei pazienti affetti da Aids.Ad oggi sono circa 30 i pazienti della provincia di Pistoia ad usufruire delle cure con preparati a base di cannabis: una stima indicativa fatta dall’Ordine dei farmacisti. Rimangono infatti fuori da questa conta i molti pazienti pistoiesi che si curano e si approvvigionano fuori provincia, soprattutto presso il centro specializzato di Pisa. Un numero globale fra quei pazienti pistoiesi che passano dall’Asl e ai quali l’Asl, tramite la farmacia dell’ospedale, passa il prodotto gratuitamente (per le patologie indicate). Ma anche fra quei pazienti che invece passano dalla prescrizione medica, che può fare anche il medico di base: questo avviene quando un paziente non rientra nelle patologie indicate dall’Asl, o anche se decide di non voler passare attraverso il sistema sanitario ospedaliero. In questo caso, con la ricetta del medico, il pazientesi reca in farmacia, dove gli viene venduto il preparato a pagamento, a seconda del dosaggio prescritto dal medico.«Quasi il 100% dei prodotti venduti sono preparati galenici, preparati in farmacia in forma di cartine per fare il decotto» spiega l’Ordine.