

Depressione nel Parkinson. SSRI e interventi comportamentali approcci migliori per review USA
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22 giugno 2015 | ![]() |
Ora una meta-analisi americana, apparsa online su Parkinsonism and Related Disorders, dimostra che il trattamento farmacologico con farmaci antidepressivi (in particolare con inibitori della ricaptazione della serotonina [SSRI]) e la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) migliorano significativamente la depressione in questi soggetti.
In totale sono stati inclusi nell’analisi 893 pazienti con PD idiopatica e depressione clinica tratti da 20 RCT. La differenza media standard a livello generale per tutti gli interventi farmacologici si è attestata a 0,30 (95% CI: da -0,00 a 0,61; p = 0,054). Dopo stratificazione, si è evidenziata una netta differenza di effetto tra gli antidepressivi (95% CI: 0,24-0,83; p = 0.000) e i farmaci non antidepressivi (95% CI: da -0,86 a 0,29; p = 0,328). Gli interventi comportamentali hanno dimostrato una significativa efficacia con una dimensione dell’effetto pari a 0,87 (95% CI: 0,41-1.33; p = 0,000).
«C’è ancora necessità di ampi trial ben disegnati per valutare l’efficacia degli antidepressivi, in particolare dei TCA, così come dei dopaminoagonisti e di altri agenti. Per i TCA un confronto tra range di dosaggi potrebbe essere utile per determinare la dose efficace meglio tollerata. Studi più vasti anche sui trattamenti comportamentali potrebbero essere per i pazienti che preferiscono non ricorrere a terapie farmacologiche, o sono riluttanti all’assunzione di un farmaco additivo
Arturo Zenorini
Bomasang-Layno E, Fadlon I,Muray AN, Himelhoch S. Antidepressive treatments for Parkinson’s disease: A systematic review and meta-analysis. Parkinsonism Relat Disord, 2015 May 16. [Epub ahead of print]
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