
Brexanolone per la depressione post-partum
La depressione post-partum è quella che può colpire la neomamma nelle prime settimane o nei primi mesi successivi alla nascita del proprio figlio. Fino ad oggi, contro questo disturbo venivano prescritti i normali farmaci antidepressivi, ma ora la FDA (l’ente americano che si occupa della regolamentazione dei medicinali) ha approvato il brexanolone, il primo trattamento specifico per la depressione delle neomamme
Secondo le stime, la depressione post-partum colpisce il 10% delle madri e presenta una sintomatologia piuttosto seria: forte spossatezza fisica e mentale, alterazioni del sonno e dell’appetito, ansia, preoccupazione, umore basso e un forte sentimento di inadeguatezza. Per di più il disturbo non è facile da diagnosticare, in parte perché la stanchezza è una componente normale dell’accudimento di un neonato, in parte perché le donne stesse tendono a minimizzare o ad attribuire ad altre cause il loro malessere.
Funzionamento e test del brexanolone
Il nuovo farmaco è una molecola di nome brexanolone: la forma sintetica di un ormone naturalmente presente nel sistema nervoso, l’allopregnanolone, derivato a sua volta dal progesterone. Benché le cause scatenanti la depressione post-partum non siano del tutto note, si ritiene che a svolgere un ruolo importante sia la sensibilità individuale ai drastici cambiamenti ormonali, ed è questo che ha spinto i ricercatori a provare ad agire su questo meccanismo per contrastare la depressione, fornendo, tramite il brexanolone, un supplemento di allopregnanolone alle donne che dopo il parto manifestino i sintomi.
Il farmaco è stato testato su un totale di 250 donne, in tre studi clinici che hanno poi portato all’approvazione da parte dell’FDA, tutti sponsorizzati dalla ditta produttrice Sage Therapeutics, e si sarebbe dimostrato effettivamente in grado di ridurre i sintomi della depressione moderata o grave in modo piuttosto efficace. Ma la caratteristica che i ricercatori giudicano più interessante del nuovo trattamento è la sua rapidità di azione: i medicinali antidepressivi usati normalmente, i cosiddetti SSRI, impiegano alcune settimane per fare effetto; il brexanolone, invece, avrebbe un’azione assai rapida, riducendo i sintomi nel giro di 48 ore.
Purtroppo il brexanolone non è di facile impiego, deve infatti venire somministrato per via endovenosa e in ospedale. Inoltre il suo costo è attualmente molto elevato: 34.000 dollari (circa 30.000 euro), esclusa la degenza in ospedale.