Gli attacchi di panico sono un disturbo molto diffuso, ne soffrono milioni di persone solo in Italia e il dato è in continua crescita. Una delle caratteristiche principali è la loro capacità di manifestarsi in qualunque momento della giornata, anche in completa tranquillità, e questa paura alimenta un circolo vizioso dal quale è molto difficile uscire. Purtroppo, capita che gli attacchi di panico arrivino anche durante la gravidanza.
Quando la donna si trova in stato interessante, il fattore emozionale è già in forte aumento. La gravidanza, infatti, comporta una serie molto ampia di alti e bassi a livello emotivo e gli attacchi di panico rischiano seriamente di compromettere l’equilibrio psicofisico della persona. Durante la gravidanza, gli attacchi di panico possono portare a due principali problemi: uno riguarda lo stress fisico, che potrebbe interessare lo sviluppo del nascituro, l’altro è lo stress mentale, che rischierebbe di portare a conseguenze che si sviluppano dopo il parto, come la depressione port parto.
Esistono diverse cause per gli attacchi di panico in gravidanza: fluttuazioni ormonali che, a loro volta, influenzano la stabilità emotiva della persona, eccessiva sensibilità alla propria salute, in questo caso anche l’ipocondria gioca un ruolo fondamentale. Infine, più in generale, chi soffre di disturbi d’ansia. Come sempre, il metodo migliore per affrontare questo tipo di situazione è rivolgersi per tempo a uno psicologo o psicoterapeuta, che valuterà la cura più efficace anche e soprattutto dopo il parto.
* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.