Gli attacchi di panico, le prime volte, si presentano sempre in maniera inaspettata e sono caratterizzati da sintomi ben precisi, tra i quali troviamo tachicardia, senso di soffocamento, paura di morire, vertigini, tremori, dolori somatici. Ne esistono però altri due di cui poche persone sono a conoscenza, ma che possono avere effetti molto nocivi a lungo termine se non identificati e curati in tempo: si tratta della depersonalizzazione e della derealizzazione.
Derealizzazione e Depersonalizzazione
La depersonalizzazione e la derealizzazione sono due termini che indicano, in realtà, un insieme di sintomi definiti come dissociativi e che si ritrovano non solo nelle persone affette da attacchi di panico, ma anche in ha o ha avuto episodi di psicosi o disturbi dell’umore. Per depersonalizzazione si riferisce a una serie di sensazioni tipiche: il soggetto si sente al di fuori del corpo, estraneo rispetto a esso o, al contrario, chiuso in un guscio, nascosto da una maschera. A livello mentale, questo disturbo influisce sul flusso di coscienza sulla genuinità dei pensieri che vengono vissuto come estranei. Quando questo disturbo si acuisce, il timore più grande è quello di perdere contatto con la realtà e con se stessi.
La derealizzazione è invece intesa come il sentirsi al di fuori della realtà: non si appartiene alle proprie azioni e la propria identità risulta bloccata. Chi soffre di questo disturbo si osserva da fuori e guarda al mondo come a un enorme televisore. Ci si sente un robot, un burattino e le proprie azioni sembrano non avere senso. I problemi si riscontrano soprattutto sul piano delle relazioni interpersonali: la comunicazione viene meno, la propria emotività è congelata. È molto comune durante o dopo aver avuto un attacco di panico o durante crisi depressive. La diagnosi precoce è il miglior modo per riuscire a curare questi disturbi che, spesso, hanno un decorso molto lungo. Uno psicoterapeuta, uno psicologo o psichiatra sono le figure di riferimento in caso si incorra in questi sintomi. In alcuni casi vi si associa la giusta terapia farmacologica.
* Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata.