La molecole, chiamata ”solanezumab”, avrebbe al capacità di frenare del 34% lo sviluppo della demenza quando si trova allo stato iniziale, mantenendo in vita le cellule del cervello
di Palermomania.it | Articolo inserito il: 23/07/2015 – 12:46 | Articolo letto 3210 volte
Rallentare del 34% lo sviluppo dell’Alzheimer quando è ancora nel suo stadio iniziale. È quanto è capace di fare un nuovo farmaco, oggetto di uno studio che potrebbe rivoluzionare il trattamento di questa malattia grazie alla sua abilità di “mantenere vive” le cellule del cervello. Gli esiti dei primi test sono stati presentati a Washington in occasione della Conferenza internazionale della Alzheimer’s Association.
La sperimentazione si svolgerà anche il prossimo anno e dovrebbe portare a una conferma definitiva dell’efficacia del farmaco. La nuova molecola, detta “solanezumab”, attacca le proteine “deviate” che si formano nel cervello colpito da Alzheimer, facendole rimanere in vita e ritardando o eliminando, così, l’insorgenza della malattia.
È stato dimostrato, infatti, che i pazienti che hanno assunto il farmaco più a lungo hanno avuto i maggiori benefici.
«Se questi risultati saranno replicati – ha commentato Eric Karran, direttore dell’Alzheimer’s Research UK – verrà compiuto un grandissimo passo avanti nella ricerca sull’Alzheimer e per la prima volta la comunità medica potrà dire di essere in grado di rallentare la malattia».
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